La stampa off-set è un tipo di stampa che garantisce un prodotto ad alta definizione, rendendo le immagini fedeli e di qualità, prive di imperfezioni e caratterizzate da dettagli precisi e ampia gamma di colore.
È un processo di stampa indiretto che si basa sul fenomeno di repulsione tra acqua e inchiostri. Anziché stampare il foglio a contatto diretto con la lastra di alluminio, la stampa avviene attraverso l’impiego di tre cilindri a contatto tra loro. La stampa avviene con l’inchiostro che è riportato dalla lastra litografica al caucciù e da questo alla carta.
Si ottiene una estrema definizione, un’alta risoluzione data dal principio di repulsione acqua/olio. Il cilindro di caucciù permette di mantenere un’elevata qualità di stampa anche su supporti non perfettamente lisci, in modo da stampare su ogni tipo di carta.
Nella stampa off-set l’inchiostro viene introdotto nel calamaio, da qui passa al gruppo di macinazione formato da numerosi rulli che ruotando rendono fluido l’inchiostro stesso. La lastra è avvolta su un cilindro e viene toccata da rulli bagnatori e inchiostratori. Gli inchiostri, che sono grassi, aderiscono solo alla parte lavorata della lastra (grafismo), mentre l’acqua per il principio di idrorepellenza, non bagna gli stessi grafismi perché respinta dall’inchiostro.
La lastra trasferisce quindi le immagini sul telo di caucciù che riceve l’inchiostro ma non l’acqua, il quale trasferisce la stampa sul foglio con l’ausilio del cilindro di contropressione. L’inserimento del foglio in macchina avviene attraverso un apparato detto mettifoglio costituito da una serie di aspiratori che alzano il foglio e lo pongono su un piano di scorrimento.
Su quest’ultimo, il foglio viene posizionato grazie ad una squadra per consentire alle pinze del cilindro di pressione di agganciarlo sempre nel medesimo punto. L’operazione serve per assicurare che la stampa avvenga, ad una distanza costante ed univoca: il cosiddetto “registro”.